LE OPPOSIZIONI: QUALI LE PROSPETTIVE?

Pubblicato da La redazione on 01:45

Ci tenevo a dire che questo blog non è assolutamente di parte! E' chiaro che chiunque ci può pubblicare ciò che rende più opportuno! Fino ad ora si è preferito evitare certi argomenti come sport ed in particolare politica. L'importante però è che ognuno si senta libero di dire ciò che pensa sia nei post che nei commenti, per avere soprattutto dei confronti! Questo chiaramente vale per qualsiasi argomento trattato in questo space...puntiamo alla LIBERA INFORMAZIONE!
Detto ciò vorrei farvi leggere l'articolo di uno mio amico scritto per un giornale "paesano", un modo per consigliare soprattutto ai miei coetanei e colleghi universitari d'informarci!


LE OPPOSIZIONI: QUALI LE PROSPETTIVE?
Tante scelte dell’attuale governo, effettuate in questi mesi, sono sconfortanti: lo scudo fiscale (senza eguali in Europa) che permetterà, in barba alle regole, di far rientrare capitali portati all’estero per sfuggire ai controlli, con la legittima suspicione che non rientrino solo denari evasi al fisco ma, cosa ancor più grave, soldi frutto di operazioni illecite, addirittura mafiose; i tagli indiscriminati alle università e alle scuole, le misure inefficaci contro la crisi, salvo regalare l’Alitalia ad una cordata d’imprenditori pur di risparmiarne l’italianità (che verrà meno comunque fra 4 anni) al costo di 5 miliardi di euro e cancellare l’Ici per tutte le prime case (già inesistente per i redditi medio-bassi), anche ai possidenti di sontuose ville al costo di altri 3 miliardi (totale 8 miliardi, proprio l’importo che il ministero dell’economia taglierà alla pubblica istruzione). E poi le leggi ad personam: fallito il tentativo del lodo Alfano, bocciato dalla Consulta al quale il presidente del Consiglio che ha giurato sulla Costituzione ha dato l’appellativo "Comunista", ora si prova con il processo breve. Cosa importa se il CSM obietta che con tale provvedimento i processi che moriranno prima d’arrivare al termine possano addirittura essere il 50%? C’è sempre l’arma della dialettica sofistica: i dati si possono confutare e poi si può sempre essere così sfrontati da propagandare questo disegno di legge come un qualcosa che serva a tutti (vittime dei crimini a parte). Fini che apostrofa con un epiteto dispregiativo ma direi naturale i razzisti e riceve subito una replica da Calderoli, come dire "Excusatio non petita, accusatio manifesta". Potrei continuare a lungo ad elencare una serie di scelte ingiuste che tale governo, dal giorno del suo insediamento, ha perpetuato. Travalicherebbe però lo scopo che mi prefiggo scrivendo questo breve articolo. Mi domando: quali alternative mettere in campo sulla scena politica italiana? Si discute da mesi su quali debbano essere le scelte delle opposizioni. Se l’opposizione al governo Berlusconi debba essere intransigente, se debba rincorrere qualsiasi mezzo pur di mostrare il pugno duro nei confronti delle sue politiche. Partecipare o meno al NO B-DAY? Unire tutte le forze mettendo in comune solo il simbolo dell’antiberlusconismo? Questa è si opposizione, ma non è ancora "alternativa". Nell’editoriale del 15 Novembre Scalfari sosteneva che la percezione della felicità fosse cambiata. Non è più una felicità dinamica, proiettata alle future generazioni bensì è ristretta al presente ergo molto più effimera di prima. Sosteneva che proprio tale cambiamento percettivo fosse una delle basi della crisi: mi indebito oggi per star meglio, al domani ci penserò. I condoni scaricano il peso sulle future generazioni ma alleviano chi vive nel presente. Non è forse una delle basi del consenso a Berlusconi? Ecco, proprio su questo bisognerebbe aprire un confronto nelle opposizioni, nella prospettiva appunto di costruire un’alternativa seria. Bene l’opposizione dura su alcune questioni ma soprattutto proporre al Paese le strade da percorrere per il raggiungimento di obiettivi fondamentali, che, seppur al costo di qualche sacrificio odierno, non può permettersi di non avere. Rilanciare politiche economiche e sociali, soprattutto nel dimenticato Meridione, politiche ambientali sostenibili, politiche scientifico-culturali e tanto altro ancora. Politiche per un futuro migliore, il nostro.
  Francesco Andrani

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