Sembra il titolo di un film ma è la realtà: "Ivan il terribile" è tornato!
Scontata una squalifica di due anni pur non essendo mai risultato positivo ad alcun test antidoping, l'ormai trentaduenne Basso, torna più forte che mai a vincere il suo secondo Giro! Nei due anni senza corse s'è allenato duramente, meticolosamente, concedendosi anche un viaggio in India per conoscere la bambina che ha adottato a distanza, parlando del bene che avrebbe potuto fare con il suo lavoro: un campione nello sport e anche nella vita. In questo Giro il suo unico avversario è stato alla fine lo spagnolo Arroyo, trovatosi in maglia rosa grazie alla sciagurata tappa de L'Aquila e che ha cercato di difendere sin su al Mortirolo quando lo scettro è passato a Ivan che la sua opera l'ha comunque compiuta sul temibile Monte Zoncolan recuperando tre minuti allo spagnolo e riuscendo a staccare il compione del mondo Cadel Evans. Un plauso al giovane siciliano Vincenzo Nibali che l'ha scortato fino alla vittoria, terzo classificato e due giorni in maglia rosa; ma anche al se mpre sorridente e simpaticissimo Michele Scarponi,deluso lui e noi per non averlo visto sul podio ma che ha onorato questo Giro con delle bellissime tappe ed una vittoria. Un saluto va anche al grande Gibo Simoni che ha concluso oggi la sua gloriosa carriera in smoking nero e cravatta rosa.
« È da quando sono professionista che vivo sotto esame. Ma capisco da solo se ho fatto bene oppure no. Il giudizio altrui diventa così meno importante. » | |
(Ivan Basso, Sportweek (6 maggio 2006)) |